Anna Giunchi Blog Personale


mercoledì 7 gennaio 2015

Epifania a Firenze Isolotto!

Sarà questo, dicono, l'anno della svolta per i nati sotto il segno dell'Ariete. A detta dell'oroscopo (non parlo delle "robette" da riviste settimanali, ma da studi astrologici più approfonditi) noi Arieti veniamo da alcuni mesi difficili. Seppure sia riduttivo limitare l'anno alla stagione legata alla corsa o agli infortuni, ritengo di aver avuto un bellissimo 2014 anche se, a livello professionale, ancora non ho raggiunto quello che vorrei. Penso comunque che questo mio disagio sia al passo con i problemi di molti laureati specializzati come me. E, del resto, neppure devo lamentarmi perché comunque...lavoro. A volte penso che, anno per anno, i problemi siano sempre gli stessi: dipende tutto dalla capacita' di ognuno di noi di gestirli, affrontarli, tirarsi dietro le spalle le cose inutili: dipende da come si sta dentro.


LUNGOARNO

A parte la premessa, rifletto spesso su come sia penalizzato e poco valutato il settore al quale mi sento vicina, quello universitario. Alla stregua di quanto si dice di lavoratori statali inadempienti, ricordo i miei professori, a Roma, quanto tempo extra dedicavano alla ricerca senza avere alcun riconoscimento all'altezza della loro professionalita'. Ho frequentato quell'ambiente nei miei 5 anni di permanenza nella Capitale (laurea triennale+specialistica di due anni) e posso dire di avere visto chi lavora veramente per passione. E sono in tanti, credetemi.
Allo stesso modo, una passione non renumerata a sufficienza e ' l'atletica: siamo consapevoli dei sacrifici che la disciplina comporta e, se li facciamo, non è' certo per un discorso economico.
Il 6 gennaio, me lo ero messo in testa, avrei voluto essere a Firenze, all'Isolotto, per correre la 13,8 km della Befana: una maniera per rivedere una città dalla quale manco da quasi due anni, un ambiente di corsa diverso, una nuova avventura via treno, tram e giù di li'... E in effetti e' stata una avventura, dalla ricerca di una biglietteria aperta, essendo quella di Cervia chiusa da tre giorni con macchinetta non funzionante (mi recherò a Cesenatico in bici con solo la carta bancomat per effettuare li' la prenotazione, servizio di pagamento proprio quel giorno non attivo), avventura risolta con la brillante idea di guardare online trovando un treno Italo a prezzo stracciato. Treno che mi consentirà, per 5 minuti, di prendere il tram che fermerà però a circa 2 km dal posto. Nessun problema, se non che un gruppo di ciclisti mi avesse mandato, in buona fede, al velodromo dalla parte opposta dell'Arno. Arrivo trafelata e per le 9:25 sono pronta, partenza alle 9:30. Una gara tutta in asfalto, piuttosto veloce, se si escludono i ponti, tra i quali quello dell'indiano e alcuni pezzi  limitati dai lavori. Tantissimi partecipanti che hanno corso l'epifania nel parco delle Cascine, in una gara tds costata solamente 6 euro (e questo vorrei precisarlo), con tanto di pacco gara. Io arrivo 7 assoluta, seppure avessi pensato quarta, in principio. Gara partecipata e ben gestita anche nel traffico urbano. Complimenti, dunque, agli organizzatori, e un "Grazie" al popolo fiorentino massacrato dalle mie richieste di indicazioni stradali.
Rientro a piedi lungo tutto l'Arno e mi godo la giornata di sole fino al centro: avrei voluto passare l'ultimo giorno festivo a Firenze, città splendida e ricca di ricordi, e ci sono riuscita. Buon inizio settimana a tutti, e buon lavoro a chi ricomincia!

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Anna Giunchi la maratoneta

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