Anna Giunchi Blog Personale


domenica 4 dicembre 2022

La mia Villa Ada

Sono tornata a Roma, richiamata da una meta molto forte: Villa Ada. Pensavo ai miei parchi preferiti: villa Borghese e villa Ada sono i posti nei quali conservo i ricordi e le immagini più forti. Poi, Ada era mia nonna.

Beh, alla meta, poi, si è aggiunta una motivazione benefica, nonché l'organizzazione da parte di un gruppo sportivo, Run & Smile, del quale condivido sia lo spirito che le iniziative. E così, dopo un venerdì scandito dal secondo ciclo di Prp per il ginocchio, eccomi a Roma.

Sabato sono stata accolta da una pioggia persistente che, il giorno prima, aveva compiuto pure qualche disastro; pertanto, nonostante una passeggiata in Caffarella, ho tenuto le gambe piuttosto a riposo.
Domenica, tutto sommato, nel tracciato non vi era poi tantissimo fango e, a parte qualche punto dove ho perso aderenza, posso dire di aver corso bene.
Partita con 19'19 al primo giro, di circa 4.5km, sono stata molto contenta della mia progressione finale, aiutata da Paolo, il coach della società organizzatrice, che mi ha fatto ragionare sul km finale, per poi chiudere con una bella spinta, volta a raggiungerlo in volata.
Sono arrivata quarta e, sinceramente, un piazzamento "assoluto" per me, ambiziosa e nostalgica, ha sempre il suo effetto.
Ma, come dicevo, era la mattinata che meritava menzione, a partire dal rivedere la prof della mia tesi migliore, Maria Francesca Piacentini, sempre gentile e carina, con la quale mi si sono riaperti i ricordi di anni universitari meravigliosi, in cui tutto andava bene e andavo pure forte. Mi è piaciuto rivedere Francois, anche lui amico da tanto tempo...e mi è piaciuto cantare e sentire il ritmo che allietava, grazie agli organizzatori, una giornata di splendido sole.
Mi sono sentita talmente a casa da aver lasciato lo zaino nel gazebo, dovendo quindi ritornare alla partenza, pur essendo già sulla via del ritorno.

Ho così, a causa della pioggia, dei bus rallentati e delle linee deviate, perso il mio treno di ritorno.
Non mi capitava da tempo.
Con il tempo, complice il lavoro, avevo imparato ad arrivare con ampio margine di anticipo a qualunque appuntamento.
Ho perso un treno e sono salita su un altro, prenotato al mio arrivo in stazione.
Chissà, forse era un passo necessario: ogni volta che parto dimentico qualche cosa.
Questa volta ho dimenticato solamente un treno...vuol dire che la mia testa è ancora da un'altra parte, e sinceramente non ho ancora ben chiaro su quale treno stia viaggiando.
A presto, Roma.

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Anna Giunchi la maratoneta

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