Comunque è bello scegliersi il proprio futuro. E' quello che sto facendo proprio adesso, ma la cosa non mi preoccupa, anzi. Sono contentissima di essere arrivata a questo punto, di aver continuato a studiare, di poter scegliere di continuare a farlo (lavorando, però).
Tuttavia una scelta grossa va fatta, ora. Il mio prospetto di fare la specialistica, e quindi di studiare per altri due anni, sta venendo messo da parte, anche al seguito dei tantissimi consigli avuti da prof e amici, che non smetterò di ringraziare (perchè sopportarmi quando sono in preda a queste riflessioni, è ben dura...).
Ho una laurea di cinque anni alle spalle che mi consentirebbe di chiedere direttamente il Dottorato; inoltre, guardando il piano di studi (tutt'oggi me lo son guardato, allo stand del nuoto...), ho colto che solamente il primo anno mi coinvolgerebbe, essendoci Fisiologia e Biomeccanica. Ho capito cosa mi piacerebbe studiare (il libro sull'elettromiografia mi sta aprendo verso un mondo fantastico): basta, allora, studiamo solo quello, o no???
Nonostante ciò si è aperta la possibilità di fare il Dottorato con un altro Professore, che mi ha già proposto alcune attività con il suo gruppo, allo scopo di valutarmi. Sarebbe un Dottorato inerente le Scienze della Salute, e in ciò potrebbe essermi utile anche la laurea in Psicologia. Un dubbio in più, insomma...Che fare?
Veniamo alla corsa, che mi dà meno dubbi, perchè i dubbi me li risolve l'allenatore:
2 serie di 800-500-300.
Acqua Acetosa. Pensavo peggio, dato che il giorno prima, dopo un allenamento nella Pineta di Milano Marittima, grondavo di sudore, causa umidità padana...A Roma si corre meglio, inutile...
La gamba sta ricominciando, piano piano, a sciogliersi. E ho prenotato 4 giorni in montagna. Per correrci.
I Mondiali di nuoto volgono alla fine, e sta riesplodendo la mia passione per il delfino: mi diverto, mi diverto tanto. Ieri ho rivisto Albertone Tomba, l'uomo che tirava 420 km di pressa: veri atleti, quelli di una volta...