Anna Giunchi Blog Personale


giovedì 20 marzo 2008

CORE DE ROMA

non c'entra la politica...era sindaco e basta

Mi dispiace. Primo perchè non son stata all'altezza di quanto è stato fatto per me, e mi devo pure rimproverare perchè non ho fatto le cose giuste: ho voluto affrettare i tempi, ma non ero pronta. Innanzitutto, mi sono sorpresa per come la gente intorno mi ha aiutato, a partire da Piera, la mia fisioterapista che mi ha seguito un botto, in quella settimana, facendomi impacchi sfiammanti, massaggi e, venerdì e sabato (proprio sabato, giorno in cui non lavora), infiltrazioni di ossigeno. Tutto questo senza volere nulla, offrendomi sempre la sua disponibilità. Peccato, perchè non son stata meritevole di tutte queste attenzioni. Grazie ai prof dell'Università, ma non solo a loro, bensì all'università tutta, dagli studenti, alla portineria, agli operatori della mensa: era un continuo chiedermi come stavo, un continuo accertarsi delle mie condizioni fisiche e psicologiche. A tutta questa gente un grazie veramente sentito, perchè mi sono sentita come a casa: una grande città con un cuore ancora più grande. Prima di trasferirmi a Roma mi si diceva: "Avrai difficoltà ad ambientarti in una metropoli, venendo da una cittadina piccola: sarai solo un numero". Assolutamente falso: forse sono un numero, ma un numero uno!
Domenica ho terminato la mia maratona in 5h 22 con un male infernale alla gamba, che mi è iniziato fin dal riscaldamento, o meglio, fin dalla salita delle scale una volta uscita dalla metro. Ci ho provato comunque. Ho visto il mio allenatore, in zona Ostiense, che mi ha incitato, e mi è presa una fortissima voglia di recuperare al più presto, e di tornare ad allenarmi a Caracalla, il mio stadio del cuore. Ho corso fino al 23esimo, fino a che il dolore non si è fatto insopportabile, ma al di là delle transenne ho avuto gente che mi ha incitato fino alla fine, e mi ha riempito di gioia. All'arrivo, poi, ho ritrovato due miei colleghi dello Iusm, che sapevano che, in un modo o nell'altro, ce l'avrei fatta, e mi hanno accompagnato per parte del percorso. Mi piacerebbe, inoltre, ritrovare i due amici tedeschi che mi han fatto compagnia in metro; non è detto, del resto, che non li riincontri a Berlino, per la Maratona. Grazie per il biglietto (a proposito: chissà se fra chi incitava la gente c'erano dei CONTROLLORI)!!!
Ho fatto una gara pessima, o meglio, non ho proprio fatto nessuna gara, ma sono contenta lo stesso, perchè il minimo che potessi fare, per ROMA, era di farmi mettere la medaglia al collo.
E poi, una nota particolare per una mail di Michele, un mio amico, sempre pronto a incoraggiarmi nei momenti di crisi, che mi ha reso orgogliosa, e che riporterò perchè mi ha fortificato. C'è chi mi conosce bene, forse ancora meglio di me stessa.

...quando nessuno nelle tue condizioni avrebbe corso, tu l'hai fatto.
sei capace di chiudere una maratona in 3,12 come all'occorrenza sai arrivare a piedi al traguardo infischiandotene del tempo.
Sei libera, e per questo tutta la mia più sincera ammirazione.
Brava!

Me la rileggerò, ogni tanto!

2 commenti:

alberto ha detto...

Ciao Anna, ormai è passata e mi dispiace tanto per il tuo dolore. Secondo me in queste occasioni il coraggio non paga. Mi dispiace dirlo,ma hai fatto una....zata a partire. Avresti dovuto gettare subito la spugna.Ma dove sta l'esperienza accumulata in tante gare? Nelle tue condizioni fisiche, non si trattava di "portare il cuore oltre l'ostacolo", ma di avere la forza di saper rinunciare. Cmque ora pensa a curarti e a riprenderti in fretta. ciao alberto (latina)

Anna LA MARATONETA ha detto...

come sempre hai perfettamente ragione, e devo dire che, quando mi dai consigli, non sgarri neppure una volta. Tuttavia penso di rimettermi per la mezza a Frosinone, dove spero di ritrovare il vostro super gruppo...

Anna Giunchi la maratoneta

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